
Le immagini che vi proponiamo oggi riguardano un Canadair CL-44 dell’argentina TAR in sosta all’Aeroporto di Milano Malpensa. L’aereo, pur indossando marche argentine, era di casa in Europa e fu interprete principale di uno dei più controversi incidenti accaduti negli anni ’80 le cui cause sono rimaste sepolte per anni negli archivi segreti di mezzo mondo.
L’incidente non ebbe grande clamore soprattutto per il fatto che l’aereo non trasportava passeggeri e ciò rese più facile, visti anche i tempi, nascondere la notizia nelle pagine interne dei giornali per poi farla scomparire.
Ma la curiosità e la ricerca della verità sono insite nell’animo umano e, molti anni dopo, Gustavo Maron decise di intraprendere un lungo e faticoso viaggio alla ricerca di quelle informazioni che potessero far chiaro sulla faccenda. E da qui nacque un libro.

Il libro "Juliet Tango November: un crimen de la Guerra Fría encubierto por cinco estados" di Gustavo Marón non è un romanzo, bensì un lavoro storico che narra l'abbattimento del Canadair CL-44 (matricola LV-JTN), avvenuto il 18 luglio 1981 sui cieli dell'Armenia sovietica. L'indagine per il libro è iniziata nel 2014, quando l'incidente di un Boeing 777 della Malaysia Airlines in Ucraina ha risvegliato nell'autore il ricordo di un simile episodio accaduto a un aereo argentino.
Il Canadair CL-44-6 Swingtail LV-JTN fu costruito in Canada il 27 agosto 1962 e terminò la sua vita in Armenia il 18 luglio 1981, dopo aver operato per quattro compagnie aeree e accumulato migliaia di ore di volo. Era di proprietà della Transporte Aéreo Rioplatense (TAR), una compagnia aerea cargo argentina fondata nel dicembre 1969. L'incidente si inserisce nel contesto della Guerra Fredda e della guerra Iran-Iraq (1980-1988).
La TAR era stata contrattata per una serie di voli segreti volti a trasportare armi di fabbricazione statunitense da Israele all'Iran. Questa operazione clandestina era motivata dalla disperata necessità iraniana di armamenti, a seguito dell'invasione irachena del settembre 1980, e rappresentava per Israele un affare lucrativo con un nemico dichiarato. Le forniture israeliane includevano cannoni anticarro M-40, parti di ricambio per carri armati e aerei, e missili TOW.
I servizi di intelligence dell'Unione Sovietica (KGB) vennero a conoscenza di questo traffico e decisero di intervenire per porre fine all'operazione. Attraverso l'interferenza delle comunicazioni radio e la manipolazione degli aiuti alla navigazione, il KGB riuscì a deviare il CL-44 di TAR nello spazio aereo sovietico, passando per le Repubbliche Sovietiche di Azerbaigian e Armenia. Caccia Sukhoi Su-15TM furono inviati per intercettarlo. Il capitano Valentin A. Kulyapin, pilotando un Su-15, ricevette l'ordine di costringere l'aereo ad atterrare in un aeroporto sovietico.
Poiché il CL-44 ignorò i segnali e iniziò a compiere manovre pericolose per fuggire, Kulyapin, dopo aver più volte chiesto il permesso di sparare e non avendo cannoni sul suo aereo, ricevette infine l'ordine di distruggere l'obiettivo. Kulyapin eseguì l'ordine speronando deliberatamente la coda del CL-44, causando lo schianto e l'incendio di entrambi i velivoli. Il pilota sovietico si eiettò, ma tutti e quattro gli occupanti del Canadair morirono. La TASS riportò l'evento come una collisione dovuta a manovre pericolose dell'aereo non identificato.
Il libro, strutturato in venticinque capitoli, un epilogo e un annesso, ripercorre la storia della TAR, la Rivoluzione Iraniana, la Guerra del Golfo, i negoziati di armi israelo-iraniani, il ruolo del KGB, l'intercettazione dell'aereo e la progressiva emersione della verità. Tra le sfide maggiori della ricerca,
Marón ha dovuto affrontare le barriere linguistiche (russo, persiano, ebraico) e le complesse differenze tra i sistemi di calendario e i fusi orari.
Il libro è disponibile su Amazon in spagnolo o in inglese.
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