All'inizio degli anni '70 alcune piccole compagnie italiane scelsero per la loro flotta alcuni esemplari di Yak-40, aereo sovietico a getto di dimensioni contenute (capienza 32 passeggeri).
Il suo utilizzo, almeno nelle intenzioni, era quello di servire soprattutto la città di Firenze, dotata di un aeroporto con una pista corta, sfruttando le caratteristiche STOL del modello. Dotato di tre motori e una scaletta integrata nella fusoliera, lo Yak-40 poteva infatti operare da piccoli aeroporti anche sprovvisti di attrezzatura di rampa.
Tra le linee aeree italiane che acquistarono gli Yak-40, modificati in Yak-40EC a seguito dell'installazione dell'avionica Collins necessaria per l'esportazione in Occidente, ci fu Aertirrena che diventò successivamente Avio Ligure. In seguito I-JAKI fu acquisito da Alinord e finì la sua carriera in Liberia dove fu messo a terra dopo un incidente a Monrovia nel 1991.
Maurizio Martinelli, storico spotter veronese e amico del nostro club, ci invia da Brisbane una serie di fantastiche immagini del traffico locale, in un Paese (o meglio continente) dove il volo e l'aereo sono sacri e dove l'aviazione commerciale fa parte integrante della sua storia.
Riprendiamo oggi, dopo un lunga (troppo lunga...) pausa la pubblicazione sul nostro sito dei gioielli della collezione personale di Maurizio Noè.
Oggi presentiamo un modello di Bristol Britannia che fa parte di una serie particolare realizzata con fusoliera più sottile e carrello meno pesante per poter volare con maggiore autonomia, una caratteristica richiesta da El Al con la quale l'esemplare nella foto ha militato per qualche anno.
Come per tanti Britannia, anche a causa dello sviluppo dei modelli a getto, è intervenuta la trasformazione in cargo.
Con circa 278mila passeggeri transitati il mese di ottobre 2023 dell'Aeroporto di Verona è stato il miglior ottobre di sempre superando il precedente record stabilito nel 2019.
Come più volte ribadito il mercato britannico è fondamentale per l'aeroporto di Verona, vista lo storico radicamento di compagnie e rotte presenti fin dall'inizio dell'attività commerciale del Catullo.
Uno degli attori fondamentali di questo mercato è sicuramente il gruppo TUI, il più grande tour operator del mondo, che a Verona è presente fin dagli anni '80 con i vari marchi che si sono susseguiti, tipo Orion Airways, Britannia, Thomson Airways, First Choice, Thomsonfly e ora TUI Airways.
Viste le dimensioni del Tour Operator e la sua micidiale organizzazione, la compagnia è in grado di commercializzare con largo anticipo i suoi pacchetti vacanze e ciò determina che possiamo già sapere oggi, per esempio, quali saranno i voli finalizzati su Verona per la stagione invernale 2024/2025.
L'attuale offerta è così distribuita:
Proveniente da Lipsia, è atterrato questa mattina verso le 10.15 a Verona l'Antonov A-124 matricola UR 82029.
Nonostante sia un tipo di aereo già visto più volte a Verona, si tratta della prima visita in assoluto della matricola 82029.
Il 18 ottobre scorso si sono svolti gli annuali tiri di aviazione e dimostrazioni organizzati dall’Aviazione Svizzera sul poligono di Axalp-Ebenfluh nell’incantevole regione dell’Oberland.
Dopo la parentesi fragorosa dello scorso anno che vide due nostri Lockheed Martin F-35A Lightning II decollati da Ghedi quali invitati d’eccezione ai tiri d’aviazione, quest’anno si è ritornati alla “normalità” con le consuete cannonate degli F/A-18C Hornet, protagonisti poi di una simulazione d’intercettazione, la demo di paracadutisti, incursori del KSK e i flypast di F/A-18C, PC-21 e PC-9 prima di lasciar spazio ai display di Hornet, PC-21 e il gran finale con la Patrouille Suisse che ha concluso la giornata con un’esibizione impeccabile tra i canaloni e le vette alpine che circondano il poligono dispensando flares in abbondanza.