Assaeroporti ha pubblicato i dati statistici del traffico aeroportuale italiano del mese di aprile, ovviamente e pesantemente influenzati dalla chiusura di molti scali italiani e la riduzione all'osso dell'attività da quelli autorizzati all'apertura (vedi vari Decreti Ministeriali).
In tutto il mese di aprile 2020 il sistema aeroportuale italiano ha registrato un totale di circa 116mila passeggeri (-99,3% rispetto al 2019), più o meno il numero di utenti che l'anno scorso, sempre in aprile, era passato dall'Aeroporto di Roma Fiumicino in un solo giorno.
Sono stati solo 14 gli aeroporti che hanno fatto segnare numeri significativi nei passeggeri transitati, con il 75% del totale allocato tra Roma Fiumicino (59%) e Milano Malpensa (16%). Numerosi gli aeroporti fermi a zero, tra i quali si notano Milano Linate, Bergamo, Treviso e Verona, tutti chiusi per decreto.
Il calo dei movimenti è invece percentualmente minore rispetto a quello del numero dei passeggeri ((-94,6%), segno che i voli effettuati hanno viaggiato con un coefficiente di riempimento particolarmente basso, visto che la media di passeggeri trasportati per volo è di poco inferiore a 18. Il dato è però pesantemente influenzato dal fatto che Assaeroporti non fornisce il dato disaggregato del numero dei movimenti tra cargo e passeggeri. Valutando il solo scalo di Roma Fiumicino il numero medio di passeggeri per volo sale a circa 38.
Verona, nonostante la chiusura, ha fatto registrare 6 movimenti, tutti internazionali, dei quali 2 verso destinazioni dell'Unione Europea e quattro verso l'Extra UE. Si tratta di voli, dei quali vi abbiamo dato ampio riscontro, strettamente connessi all'emergenza COVID-19. Nel conteggio non sono ricompresi i voli militari che, nel corso del mese di aprile, sono stati ben più numerosi.
L'unico aeroporto italiano che ha avuto un incremento di voli è Brescia Montichiari, grazie all'aumentata richiesta di trasporto merci. In questo settore, come evidenziato nella terza tabella, c'è stato un calo del tonnellaggio trasportato mediamente del 50%, mentre Brescia ha fatto segnare un +18%, tutto localizzato nel comparto del trasporto postale.
I dati aggiornati ad aprile per il solo aeroporto di Verona sono difficili da commentare, vista la chiusura che si è poi prolungata, di fatto, fino ad inizio giugno. Aspettiamoci quindi un altro mese, quello di maggio, con numeri a zero.
Quello della riapertura sarà un periodo interessante da leggere ed interpretare per quanto riguarda i numeri, ma la carenza di dati (l'Aeroporto di Verona non fornisce alcuna statistica con una sufficiente profondità di dati, Assaeroporti non è da meno) rende difficile ogni analisi per quanto riguarda le tendenze dei vari comparti (destinazioni, tipo di voli, tipo di compagnia, ecc...). Noi cercheremo, nel nostro piccolo, di approfondire il più possibile.
La leggera discordanza tra i dati di alcuni tabelle sono determinati dalla presenza o meno dei movimenti e passeggeri dell'aviazione generale, da considerarsi comunque poco significativi.
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